Palermo – C’eravamo lasciati lo scorso marzo con la prima seduta pubblica della gara relativa all’affidamento della “Progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori per la realizzazione di nuove linee tranviarie della città di Palermo, tratte A,B,C – stralcio funzionale l.1.
L’azienda Caf l’unica a presentare l’offerta economica.
Dopo circa 8 sedute della Commissione U.r.e.g.a. fra verifiche della documentazione amministrativa e tecnica, si sono concluse le operazioni di rito e con Determinazione Dirigenziale n.7395 del 21 giugno 2023, viene aggiudicato l’appalto in favore dell’unico concorrente A.T.I. SIS SCPA –Construcciones y Auziliar de Ferr, con sede in Torino Via Invorio n. 24/A.
RICORDIAMO CHE…
al fine di un chiaro inquadramento dell’opera si rappresenta come il Sistema Tram Fase II sia suddiviso in:
- Tratte A, B, C – I Stralcio Funzionale: riguardante 24,2 km di tratte tramviarie e la fornitura di n. 9 vetture (i 24km comprendono il prolungamento dell’attuale linea 4 per via E.Basile e corso Tukory e la tranvia lungo via Roma, via Libertà/M. di Villabianca;
- Tratte A, B, C – II Stralcio Funzionale: riguardante pavimentazioni e sistemazioni stradali complementari alle tratte A, B e C
- Tratte A, B, C – III Stralcio Funzionale: riguardante rigenerazioni urbane, opere di finitura e di arredo complementari alle tratte A, B e C.
- Parcheggi di interscambio: comprendente n. 7 parcheggi di interscambio (Don Bosco, De Gasperi, Libertà, Ungheria, Boiardo, Giulio Cesare, Francia) funzionali alle tratte A, B, C;
- Tratta E1: riguardante 4 km di tratta tramviaria (tratta fra via Croce Rossa e viale Francia, già sotto procedura ambientale alla Regione);
- Tratte D, E2, F, G e Parcheggi di interscambio: riguardante 39 km di tratte tranviarie, n. 5parcheggi di interscambio (Strasburgo, Mongibello, Galatea, Foro Italico, Sferracavallo) e la fornitura di n. 35 vetture.
Uno stralcio della Determina Dirigenziale relativa all’aggiudicazione:
Adesso l’azienda avrà 5 mesi, dalla firma del contratto, per redigere il progetto esecutivo. Primi cantieri verso gennaio 2024.
CONSIDERAZIONI FINALI
Con espresso riferimento alle parole che il sindaco ha pronunciato lo scorso anno sulle verità da dire ai cittadini, ebbene sarebbe l’ora di mettere da parte preamboli o giri di parole in merito la “non realizzazione” della tranvia su via Roma e via della Libertà. Ora che è stata aggiudicata la progettazione esecutiva e realizzazione, come potrà stralciare la linea tram su via della Libertà e via Roma?
E ancora: come si farà a stralciare la linea su via della Libertà se ad oggi sta procedendo l’iter burocratico relativo alle linee D F G (Bonagia, Sferracavallo. Mondello)? Per raggiungere Mondello e Sferracavallo, il progetto prevede il transito lungo viale Strasburgo…che a sua volta rappresenta un prolungamento della linea che proverrà da via Croce Rossa e…via della Libertà….
parlando brevemente con l’ass. carta, ho avuto la sensazione che al comune stiano lavorando in silenzio, senza fare scrusciu, alla realizzazione di tutta la rete, linea a compresa.
la domanda principale riguarda a questo punto la mancata partecipazione al bando per l’adeguamento dei prezzi. forse aspettano il prossimo?
i prezzi per la realizzazione delle opere sono infatti aumentati a causa della guerra.
Lavorano sottotraccia perché impostarono una campagna elettorale all’insegna del no-tram in via libertà, pur sapendo che non si poteva più tornare indietro. Ora il calcolo è che prima che venga realizzato, le tempistiche saranno talmente lunghe che molto probabilmente sindaco e giunta saranno diversi e la gente che è contraria darà la colpa ai nuovi.
@joyce1973
giusto. intanto è un bene che si avviino gli iter.
è assordante il silenzio sulla metro leggera automatica, che consentirebbe davvero di raggiungere mondello in pochissimo tempo e di destagionalizzare la borgata.
sferracavallo avrebbe a disposizione passante e tram.
manca un piano su acquasanta, arenella e vergine maria. in futuro vedrei un prolungamento del tram da giachery lungo via dei cantieri. di lì lo si potrebbe fare arrivae fino ai rotoli o a vergine maria. dall’altro lato, vedrei bene una linea costiera fino all’aspra. insomma, un tram che colleghi fra loro le borgate marinare.
Le tratte per Sferracavallo e Mondello sono possibili senza la linea A fino alla stazione centrale, basta prolungare i binari da via duca della Verdura per via Marchese di Villabianca e il tratto di via Libertà. Il vero problema della linea A non è l’attraversamento di via Liberare bensì via Roma che non può essere chiusa al traffico veicolare almeno che si costruisca un tunnel dal porto a via Oreto Nuova . Stesso problema la costruzione della linea D tratta piazza Giulio Cesare- Giachery che in assenza di in collegamento sotterraneo porto autostrada restringerebbe il Foro Italico e via Cala . Bisogna considerare che il nuovo porto di Termini svuoterà in parte Palermo dal traffico pesante ma i tir entreranno pur sempre in città per scaricare merci quindi è fondamentale la costruzione di un tunnel anche in vista del recupero della costa sud ( via Messina Marine di fatto è infestata dal traffico pesante ).
Prolungare il tram da Giachery a Vergine Maria può essere un’opportunità per sanare parte del quartiere Acquasantae Arenella ( prolungamento via Emanuele Ortolani con via Fileti , restyling piazza Acquasanta, costruzione tangenziale monte all’Arenella , restyling piazza Bordonaro ) Tornando alla costa sud una linea costiera fino ad Aspra ha poco senso visti ì flussi prevalentemente estivi e visto il già attivo collegamento ferroviario ( da quando a Ficarazzi c’è il treno i bus dell’Ast viaggiano semivuoti ) , semmai creare da via Laudicina una bretella tranviaria fino ad Acqua dei Corsari dove è prevista la costruzione dell’Aquario . Tornando al passante ferroviario indispensabile la fermata Pomara in via Galletti .
Se ricordo bene, è prevista un’estensione della linea che include il quartiere dell’Acquasanta
@arenzana, giusto ricordare che l’interramento del lungomare (collegamento autostrade porto) va fatto a prescindere dallo spostamento delle merci su termini. si creerebbero spazi per linee tram, piste ciclabili, grandi spazi pedonali e parchi a ridosso del mare. via messina marine, il foro italico, la cala e via crispi sono al momento un’autostrada urbana alternativa alla cironvallazione, molto difficile da attraversare e pericolosa da percorrere.
@calvacla, me ne ricordavo anch’io
Non si parla più di funivia per montepellegrino e di altro collegamento veloce per Monreale… É un peccato non valorizzare certi tesori…
Signori, ma nessuno qua parla del fatto che il raggruppamento di imprese vede la SIS, che si occupò disastrosamente dei lavori sull’anello ferroviario? Non mi sembra una buona garanzia…
IL PROGETTO DEL TRAM E’ “ CARENTE E INSUFFICIENTE”
Da GDS di oggi è riportata la seguente notizia:
ANAC: I PROGETTO PER IL TRAM E’ CARENTE , IN BILICO OLTRE 400 MILIONI
“Il progetto per il tram a Palermo è «carente e insufficiente».
Lo scrive l’ANAC, l’autorità nazionale anticorruzione. In particolare manca un «adeguato censimento dei sottoservizi e degli interventi necessari per risolvere le interferenze con le varie reti» tra cui quella elettrica e la fibra ottica.
Entro quattro mesi il Comune di Palermo dovrà comunicare all’ANAC il «quadro delle convenzioni sottoscritte con gli enti gestori (Enel, Terna, Open fiber, ecc.), lo stato di avanzamento della progettazione e il progetto esecutivo degli spostamenti e il relativo cronoprogramma aggiornato redatto dall’aggiudicatario».
Il Comune, per non rischiare di perdere i finanziamenti del Patto per il Sud, ha bandito la gara per l’appalto integrato dall’importo complessivo di 402 milioni di euro. L’aggiudicazione risale al 6 giugno scorso. L’appalto è stato assegnato all’unico concorrente, l’associazione temporanea di imprese, formata dalla piemontese Sis Scpa e dalla spagnola Contrucciones y Auxiliar de Ferr. L’istruttoria nasce dalla segnalazione alla stessa ANAC inviata, nel marzo 2021, dall’allora presidente del Consiglio comunale, Salvatore Orlando, attuale assessore ai Lavori pubblici. Veniva chiesto un parere sulla regolarità dell’iter amministrativo seguito dal Comune per la progettazione dei lavori del nuovo Sistema tram Palermo.”
«Avevo coinvolto l’ANAC nell’interesse del Consiglio comunale e dell’intera amministrazione – dice l’assessore Orlando – per verificare la regolarità delle procedure. Mi sarei aspettato tempi più celeri da parte dell’ANAC. Sono certo che l’amministrazione comunale sarà in grado di rispondere alle criticità sollevate dall’Anticorruzione».
P.S E dopo il taglio dei fondi PNRR per la costa sud, il parco turrisi e la ferrovia Palermo-Catania speriamo che non perdiamo i fondi del tram.
una parte dei soldi del pnrr andrà all’acquisto di armi da mandare in ucraina.
da qualche parte dovevano prenderli.
e poi dobbiamo mettercelo chiaramente in testa. questa è un’economia di guerra. si va avanti con sacrifici e privazioni fino alla vittoria finale. non si può pretendere di vincere una guerra e avere anche tram, autobus, treni, ospedali e scuole che funzionano.
questo si somma alle inadempienze dei nostri politici locali e alla pedanteria di certi altri politici locali quali questo signor salvatore orlando. c’è gente che per affossare il tram lavora 24 ore su 24, mettendo a disposizione tutte le energie e i cavilli burocratici che esistono al mondo. vorrei vedere altrettanto impegno per risolvere i problemi della nostra città.
con la stessa logica ostruzionistica e autolesionista hanno fatto fallire il recupero dell’ex grande migliore, solo per fare un dispetto all’ex sindaco.
Ieri sera la consigliera Argiroffi avrà stappato lo spumante.
Comunque ho notato che nella mappatura dei sottoservizi presenti nelle vie interessate dalla linea E, la maggior parte di questi risultano a una profondità inferiore a 1m. Che non commettano lo stesso errore anche lì, in attesa dell’Orlando (Salvatore) di turno.
Ma è la stessa che ha fatto le foto al Renzo Barbera dopo il concerto di Vasco Rossi?
Ho trovato la delibera dell’ANAC relativa al progetto tram. Ritengo sia importante rifarsi all’originale, in quanto le interpretazioni dei giornali e siti vari danno interpretazioni (purtroppo) di parte se non ai limiti delle fake news (l’anac ha bocciato il progetto…l’anac non boccia!).
https://www.anticorruzione.it/-/tram-palermo-progetto-carente-e-insufficiente-in-gara-senza-adeguato-censimento-sottoservizi
E’ un documento che riassume tutti gli interventi ed i passaggi dando finalmente chiarezza su cosa si è fatto. La lettura a mio parere fa luce su tante cose, che mostrano l’oggettiva difficoltà di gestire un appalto a Palermo.
Premetto che potrei non aver compreso tutto, non essendo un tecnico, e chiedo scusa in anticipo.
L’indagine parte dall’esposto dell’ex Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Palermo (oggi Assessore) che ha “coinvolto l’ANAC nell’interesse del Consiglio comunale e dell’intera amministrazione per verificare la regolarità delle procedure”. In merito, il Sindaco afferma (QdS) che “È una segnalazione di un progetto che risale al 2021. È chiaro che mi interesserò presso gli uffici per comprendere qualcosa che in realtà non viene contestato alla mia amministrazione, ma alla precedente.”
Iniziativa lecita, direi anche opportuna in un mondo perfetto. Ma l’ex Presidente è stato ligio nel “curare l’interesse dell’amministrazione” mentre il neo assessore (lavori pubblici) non ha avuto la stessa cura per l’amministrazione di cui fa parte, che ha mandato i lavori in gara. E’ ovvio, ed anche scontato, il gianismo politico…ma purtroppo funziona così, nessuna novità! Ma il “partito del no” a questo punto qual è?!?
La seconda cosa che osservo è che le aziende dei sottoservizi (e ci sono nomi importanti) non si sono curati di rispondere ai ripetuti solleciti dell’amministrazione. Ciò è scandaloso dal punto di vista istituzionale ma, siccome scandalizzarsi è inutile, la verità vera è che queste aziende non conoscono le proprie reti. Perché? Probabilmente perché le economie legate agli appalti hanno condotto a lavori non adeguatamente tracciati.
La terza cosa che osservo è la volontà dell’amministrazione, precedente ed attuale, di portare a termine comunque il progetto nel tentativo, assolutamente ammirevole, di utilizzare i fondi. Quest’uso, ripeto ammirevole, comporta però il rischio che chiunque possa sollevare obiezioni con la certezza di trovare uno spiraglio nella burocrazia, cosa che è accaduta ed accadrà sempre. D’altra parte, esiste anche il rischio che si dimentichi qualcosa di importante e che i lavori si prolunghino per sopraggiunte difficoltà…diciamo che l’amministrazione si assume sempre un rischio, lo valuta e decide.
La sintesi cui arrivo è sconfortante. In un mondo perfetto gli obiettivi dovrebbero essere condivisi; dopo la decisione (che non significa che tutti sono d’accordo, ma che chi deve decidere ha deciso) gli attori dovrebbero lavorare all’unisono per l’obiettivo; chi non è d’accordo non dovrebbe cercare il cavillo giusto per mettere i bastoni tra le ruote; un minimo di coerenza andrebbe sempre rispettata (ricordo sempre che Leoluca Orlando disse di non essere d’accordo con lo svincolo di Sferracavallo ma che lo avrebbe portato a termine).
Invece, i progetti si fanno sempre incompleti, perché qualcuno non collabora anche se istituzionalmente tenuto a farlo, o i lavori si estendono all’infinito, perché qualcuno non ha collaborato o è stato colpevolmente zitto.
Sono considerazioni generali le mie, ed apprezzo che sia il Sindaco che l’Assessore Carta abbiano dato assicurazioni sull’iter. Purtroppo non cambia niente…la nuova opposizione (OSO) ha preso le veci di Salvatore Orlando e il “partito del no” continua a cambiare volti…
PERCHE’ L’ AMAT E’ PIENA DI DEBITI?
Circa un mese fa, il Presidente dell’ AMAT, Giuseppe Mistretta, davanti la seconda Commissione del consiglio comunale, ha relazionato sui conti disastrosi dell’ AMAT.
La Commissione ha chiesto al Presidente di spiegare come mai, nonostante i trasferimenti provenienti dalla Regione, il debito dell’ azienda ha raggiunto la cifra di ben 21 milioni di euro.
Il Presidente dell’ AMAT, confermando l’entità delle perdita in bilancio, lo ha definito una…… “perdita strutturale”.
Secondo la consigliera comunale, Giulia Argiroffi, tale passivo sarebbe addebitabile per 19,7 milioni, ovvero per oltre il…… 90%, al solo servizio tranviario, nonostante le linee tranviarie rappresentino soltanto il 6% della rete, rispetto alle linee su gomma.
Il Presidente Mistretta ha negato questa cifra, ammettendo che soltanto 5,7 milioni sono da addebitabili al sistema tranviario. In ogni caso si tratterebbe del 27,4% del totale.
Ricordiamo che la rete tranviaria a Palermo ha un estensione di soli 18,3 km, rispetto alle linee su gomma che si estendono complessivamente per circa 320 km.
Non sappiamo come mai ballano cifre così diverse
Francamente penso che le cifre date dalla consigliera Giulia Argiroffi siano esagerate ma, anche se ha ragione il Presidente dell’ AMAT, i 5,7 milioni addebitabili al sistema tranviario sono, in ogni caso, sproporzionate considerando la modesta incidenza del tram in città .
Il tram è certamente uno dei mezzi di trasporto più “ ecologici”, ma anche tra i più costosi in termini di gestione , per esempio i costosissimi impianti fissi (alimentazione, semaforizzazione asservita ecc. ecc.) e i pesanti costi manutentivi del materiale rotabile .
Perché quando, nel passato, si decise di puntare sul Tram, non venne analizzato questo aspetto, certamente non trascurabile?
I cittadini , almeno quelli che pagano le tasse , non avevano diritto di sapere che puntando sul tram avrebbero avuto un servizio di trasporti ecosostenibile ma ….molto caro?
Il Presidente dell’ AMAT inoltre ha riferito che la rimanente parte delle perdite è dovuta al servizio di car sharing e di rimozione dei mezzi in divieto di sosta, mentre, stranamente, la gestione dei mezzi su gomma garantirebbe….. degli utili !!!.